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Si consolida la giurisprudenza in materia di riconoscimento della carta del docente ai precari

Questa volta è toccata ad un'insegnante di San Giovanni in Fiore (Cosenza)

di Redazione.

La carta docente spetta anche ai docenti precari. Si consolida la giurisprudenza in materia. L’AND mette a disposizione il proprio Ufficio legale per fornire l’assistenza necessaria ai docenti interessati.

Si tratta del beneficio economico di 500 euro annui tramite la carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente di cui alla legge 107 del 2015. Questa volta è toccata ad un’insegnante di San Giovanni in Fiore (Cosenza), difesa dall’avvocato Vincenzo Tiano, dell’Associazione Nazionale Docenti. Con sentenza del 22 aprile il Tribunale di Cosenza – Sezione lavoro, alla luce dei principi espressi dalla Corte di cassazione, ha ritenuto sussistente in capo alla ricorrente il diritto al beneficio per gli anni scolastici 2019/20 e 2020/21, durante i quali la stessa docente è stata destinataria di incarichi di docenza fino al termine delle attività di didattiche, ossia fino al 30 giugno, ed è attualmente in servizio. Il Ministero dell’Istruzione è stato condannato all’adozione delle attività necessarie a consentire alla ricorrente il pieno godimento del beneficio.

Com’è noto la Sentenza del 27/10/2023, della Corte di Cassazione ha stabilito che anche i docenti precari hanno diritto alla Carta docente, precisando che deve trattarsi di supplenti con incarico annuale (con termine al 31 agosto) o di supplenti con incarico fino al termine delle attività didattiche (30 giugno).

Quanto ai docenti destinatari di supplenze temporanee, la Corte non ha ancora affrontato la questione circa il riconoscimento della Carta docente anche ai destinatari di supplenza breve che maturano nell’anno scolastico di riferimento un servizio pari ad almeno 180 giorni. La Cassazione ha comunque precisato che l’istituto della Carta docente dev’essere inserito nel contesto del sistema della formazione degli insegnanti e che, quindi, il diritto-dovere formativo riguarda non solo il personale di ruolo, ma anche i precari, posti sullo stesso piano dalla normativa vigente.

Tutti i docenti che si trovano nelle condizioni appena descritte possono rivolgersi all’Associazione Nazionale Docente che metterà a disposizione il proprio Ufficio legale per fornire l’assistenza necessaria.

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