di Redazione
Oggi, 5 ottobre, si celebra la Giornata Mondiale degli Insegnanti, istituita dall’UNESCO nel 1994. La data del 5 ottobre fu scelta per commemorare la firma della Raccomandazione concernente lo Status dei Docenti redatta a Parigi 28 anni prima (5 ottobre 1966). Il tema di quest’anno è “Insegnare in libertà, dare maggior potere agli insegnanti“.
L’obiettivo di questa giornata è quello di suscitare riflessioni sul ruolo dei professionisti della formazione, sulle sfide che affrontano quotidianamente, sulle difficili condizioni di lavoro a cui sono spesso sottoposti e sulle opportunità di miglioramento. Gli insegnanti sono riconosciuti come soggetti chiave per l’attuazione dell’Agenda 2030 sull’educazione, in quanto il loro impegno è fondamentale per fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva e opportunità di apprendimento per tutti, con l’obiettivo di incrementare il livello di alfabetizzazione globale e ridurre l’abbandono scolastico precoce, contribuendo a migliorare la vita delle persone e a raggiungere lo sviluppo sostenibile.
Tuttavia, l’alta considerazione espressa alla figura degli insegnanti a livello internazionale non è stata sostenuta da iniziative concrete che potessero migliorare la loro condizione che purtroppo continua a peggiorare.
Il caso italiano è emblematico, accesso alla professione che non garantisce più il merito, livelli retributivi in coda ad ogni classifica, e non solo in ambito europeo, perdita progressiva di prestigio sociale e delle garanzie che attengono all’autonomia professionale e alla libertà di insegnamento.
“Insegnare in libertà, dare maggiori poteri agli insegnanti” dovrebbe essere la bandiera di ogni Paese democratico, solo un insegnamento libero può contribuire a fare crescere persone libere e alimentare la prospettiva di un mondo migliore.
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