Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri il decreto legge “disposizioni urgenti per la riduzione della spesa pubblica a servizi invariati” (spending review). Con tali interventi il risparmio per lo Stato, secondo il Governo, sarà di 4,5 miliardi per il 2012, di 10,5 miliardi per il 2013 e di 11 miliardi per il 2014.
Prioritaria la riforma della governance della scuola e dello stato giuridico dei docenti
In una nota inviata dal Presidente dell’Associazione Nazionale Docenti, prof. Francesco Greco, al nuovo ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Maria Chiara Carrozza, esprime il compiacimento dell’AND per le dichiarazioni del ministro di voler armonizzare un sistema che ormai arranca su diversi fronti, dagli investimenti sempre più esigui, dall’instabilità perenne degli organici, dagli stipendi miserevoli dei docenti e da un precariato che mortifica ed umilia quanti nella scuola hanno speso lunghi anni della loro vita.
La vicenda dell’insegnante palermitana, che, come ben riferisce tra gli altri “Avvenire”, è stata condannata in appello a un mese di detenzione - sospesa e condonata - per abuso di mezzi di correzione contro un bulletto, è veramente istruttiva di come vanno spesso le cose nella scuola e nella società del nostro paese. Istruttiva intanto per la lunghezza di quello che certo non è un maxiprocesso: l’episodio risale al 2006, la sentenza di primo grado è del giugno 2007 (e fu di assoluzione), ma ci sono voluti altri quattro anni per arrivare al giudizio di appello. Il che costituisce una forma di illegittima pena accessoria che colpisce in Italia quasi tutti gli imputati.
Rigore, equità e crescita sono i tre principi che Mario Monti ha indicato quali pilastri per le scelte di politica economica. Nella manovra varata dal suo governo c'è molto rigore, forse troppo. Poca equità. E soprattutto pochissima crescita.
da Tuttoscuola.com, 21 febbraio 2011
Recentemente il ministro del lavoro Sacconi non ha usato mezzi termini nel giudicare la dispersione scolastica italiana come un vero e proprio “disastro educativo”, quantificato, dallo stesso ministro, in 46 mila studenti all’anno, secondo fonti del ministero dell’istruzione.
Non rispettato il tetto del 30% di immigrati previsto dal miur
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 30 set. - Sono circa 500 le classi italiane dove il tetto di alunni stranieri supera il 50%. Il dato - fornito a margine del convegno 'A scuola nessuno e' straniero' da Vinicio Ongini, membro dell'ufficio integrazione alunni stranieri del ministero dell'Istruzione - rivela che sono molte le classi italiane che non rispettano la circolare del ministro dell'Istruzione secondo cui ogni aula puo' contenere un tetto massimo di stranieri pari al 30%.
Da Tecnica della Scuola, 16/02/2011
Approvato al Senato, con voto di fiducia, il maxi-emendamento al decreto “milleproroghe”. Tra i provvedimenti, il “congelamento” delle attuali graduatorie degli insegnanti fino al 31 agosto 2012; inoltre, l’inserimento nella prima fascia delle graduatorie di istituto verrà consentito esclusivamente a coloro che si trovano nelle Gae della provincia in cui ha sede l’istituzione scolastica richiesta.
Nel nostro Paese il fenomeno degli abbandoni scolastici rimane preoccupante (18,8 % nel 2010). Situazione decisamente grave in Sicilia, dove più del 25% dei giovani lascia la scuola dopo aver conseguito la licenza media. Percentuali superiori al 23% anche in Sardegna, Puglia e Campania. In linea con il traguardo europeo del 2020 appare, invece, il Nord-est, con un tasso di abbandono scolastico intorno al 12 %.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge che assicura la dovuta solennità e la massima partecipazione dei cittadini alle celebrazioni del 17 marzo 2011, già dichiarato festa nazionale, confermando che la giornata sarà festiva a tutti gli effetti previsti dalla legge.